Tassi sui mutui 2025: previsioni sull’andamento e futuri tagli

Nel 2024, la Banca Centrale Europea (BCE) ha intrapreso una serie di riduzioni dei tassi di interesse, con l’obiettivo di stimolare la crescita economica e il rafforzamento dell’area euro. Questo processo sta proseguendo anche nel 2025, con una serie di opportunità per acquirenti e investitori immobiliari.

BCE taglia dello 0,25% il tasso sui depositi

Il 30 gennaio 2025, la BCE ha effettuato il primo taglio del costo del denaro dello 0,25%, seguito ai primi di marzo da un secondo taglio che ha portato il tasso sui depositi dal 3% all’attuale 2,50%, con previsioni di ulteriori riduzioni nel corso dell’anno. Vediamo meglio quali potrebbero essere gli scenari futuri.

Taglio tassi di interesse e impatto su tasso variabile e fisso

Grazie al taglio di 25 punti base dei tassi di interesse, i mutui a tasso variabile e tasso fisso stanno diventando più vantaggiosi. L’Osservatorio di MutuiOnline.it registra infatti una discesa del TAN medio (tasso di interesse applicato su base annua al capitale finanziato) per i mutui a 20 e 30 anni a tasso variabile, che passano dal 3,93% di dicembre 2024 al 3,68% di gennaio 2025.

Sebbene il calo dei tassi di interesse per i mutui a tasso fisso non sia altrettanto rapido come per quelli variabili, ci sono comunque segnali di abbassamento dei tassi per alcune durate, soprattutto per i mutui a breve termine (10-15 anni).

I mutui a tasso fisso a lungo termine (20-30 anni), invece, tendono a essere influenzati più lentamente dalle oscillazioni dei tassi di interesse. Per chi ha già stipulato un mutuo a tasso fisso con una durata più lunga, la stabilità della rata mensile rimane quindi il vantaggio principale, ma il tasso potrebbe non scendere altrettanto velocemente, se non addirittura rimanere stabile.

Taglio dei tassi di interesse a marzo 2025

A differenza dello stallo degli anni passati, continuano comunque ad arrivare buone notizie per il mercato dei mutui a tasso variabile, con una nuova discesa delle rate per i finanziamenti in corso. Discesa che comporterà un alleggerimento e un risparmio per i consumatori, ma anche una spinta per le valutazioni degli investimenti futuri.

Nella seconda riunione del 2025, infatti, la BCE ha accordato un altro taglio sui tassi di interesse di 25 punti base. Di conseguenza, il costo delle operazioni di rifinanziamento principali scendono al 2,50%, dal 2,75% di gennaio, con effetto a partire da metà di marzo 2025.

Se entro giugno la BCE optasse per un ulteriore abbassamento dello 0,25%, il TAN medio dei mutui a tasso variabile potrebbe scendere al 2,94%, avvicinandosi all’attuale tasso medio dei mutui a tasso fisso, riportando il tasso variabile a essere più competitivo.

Investimenti immobiliari più sicuri per il 2025

Dopo anni di incertezze, dunque, per chi sta valutando l’ingresso nel mercato immobiliare, il contesto economico e finanziario 2025 offre buone opportunità di risparmio e vantaggi concreti.

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